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È Natale... Ogni giorno

25/12/2013 Luciano Porro, sindaco di Saronno
Natale è ormai vicino, anche se sono convinto che Natale debba essere "ogni giorno e non solo a Natale". Ma quale Natale sarà per tante persone...? Perché oggi si vive con rabbia, malcontento, disagio, disperazione. Ma non si può dimenticare che rabbia, malcontento, disagio sociale sono causati dalla mancanza di lavoro, di povertà e dall'aumento delle disuguaglianze. Per placarle servono risposte concrete, certamente risposte che devono arrivare dalla Politica ma anche dalle relazioni interpersonali. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a manifestazioni un po' ovunque nel nostro Paese. Sono convinto che si debbano condannare non tanto le manifestazioni in quanto tali ma le violenze, le minacce, le intimidazioni e gli incitamenti ai disordini.

 

Quello che non serve è gettare benzina sul fuoco di questa rabbia che si registra in Italia, mirare esclusivamente allo scontro non aiuta.
Servirebbe prendere esempio da Nelson Mandela e saper trasformare la rabbia in energia positiva. Una lezione, quella del leader sudafricano, che dovrebbe essere seguita veramente da tutti, anche qui in Italia dove la rabbia si sta manifestando in forme clamorose e purtroppo a volte anche violente. Credo non ci si debba sorprendere dalla protesta: c’è una crisi lunga e pesante. Ma non è così che se ne esce! L’inversione di tendenza la vedono gli studiosi di economia ma non i cittadini, il malessere ha tante ragioni e il compito della politica è di ascoltare quelle ragioni e dare delle risposte.

In questi ultimi giorni Papa Francesco è stato eletto “Persona dell’Anno” dal settimanale “Time”. In meno di un anno il Pontefice ha fatto una cosa notevole: non ha cambiato solo le parole, ha cambiato la musica.
Ho pensato di rileggermi alcuni dei messaggi più “forti” del Pontefice e desidero condividerli con tutti voi, credenti e non credenti, in questi giorni che ci preparano al Natale, perché sono convinto che siano “per tutti”, per ciascuno di noi, e che ci possano essere di aiuto per tutto l’anno, non solo a Natale...

Dice Papa Francesco: “La povertà è in crescita, come si intensificano le disuguaglianze, la corruzione, le
guerre. Serve allora redistribuire le ricchezze, combattere la corruzione e le mafie, favorire il disarmo a tutti i livelli.
Servono politiche che attenuino l’eccessiva sperequazione del reddito, politiche efficaci per assicurare l’accesso ai ‘capitali’, ai servizi, alle risorse educative, sanitarie, tecnologiche.

La mancanza di fraternità tra i popoli e gli uomini è una causa importante della povertà. Per promuovere la fraternità, e così sconfiggere la povertà, c’è un modo che dev’essere alla base di tutti gli altri: è il distacco di chi sceglie di vivere stili di vita sobri ed essenziali, di chi, condividendo le proprie ricchezze, riesce così a sperimentare la comunione fraterna con gli altri.
“Il succedersi delle crisi economiche - prosegue il Pontefice - deve portare agli opportuni ripensamenti dei modelli di sviluppo economico e a un cambiamento negli stili di vita”.

E ancora: “La crisi odierna, pur con il suo grave retaggio per la vita delle persone, può essere anche un’occasione propizia per recuperare le virtù della prudenza, della temperanza, della giustizia e della fortezza”.
Bergoglio non manca di sottolineare che “le gravi crisi finanziarie ed economiche contemporanee - che trovano la loro origine nel progressivo allontanamento dell’uomo da Dio e dal prossimo, nella ricerca avida di beni materiali, da un lato, e nel depauperamento delle relazioni interpersonali e comunitarie dall’altro - hanno spinto molti a ricercare la soddisfazione, la felicità e la sicurezza nel consumo e nel guadagno oltre ogni logica di una sana economia”.
In questa situazione è necessario, continua il Papa, che la politica agisca “in modo trasparente e responsabile” per favorire una “fraternità” che generi “pace sociale”, creando “un equilibrio fra libertà e giustizia, fra responsabilità personale e solidarietà, fra bene dei singoli e bene comune”.

“I cittadini devono sentirsi rappresentati dai poteri pubblici nel rispetto della loro libertà. Invece, spesso, tra cittadino e istituzioni, si incuneano interessi di parte che deformano una tale relazione, propiziando la creazione di un clima perenne di conflitto”.
“L’ egoismo individuale che contrasta la possibilità delle persone di vivere in libertà e in armonia tra di loro”, scrive il Papa, “si sviluppa socialmente sia nelle molte forme di corruzione, oggi così capillarmente diffuse, sia nella formazione delle organizzazioni criminali, dai piccoli gruppi a quelli organizzati su scala globale, che, logorando in profondità la legalità e la giustizia, colpiscono al cuore la dignità della persona”.

“Penso al dramma lacerante della droga - sottolinea Bergoglio - sulla quale si lucra in spregio a leggi morali e civili; alla devastazione delle risorse naturali e all’inquinamento in atto; alla tragedia dello sfruttamento del lavoro; penso ai traffici illeciti di denaro come alla speculazione finanziaria, che spesso assume caratteri predatori e nocivi per interi sistemi economici e sociali, esponendo alla povertà milioni di uomini e donne; penso alla prostituzione che ogni giorno miete vittime innocenti, soprattutto tra i più giovani rubando loro il futuro; penso all’abominio del traffico di esseri umani, ai reati e agli abusi contro i minori, alla schiavitù che ancora diffonde il suo orrore in tante parti del mondo, alla tragedia spesso inascoltata dei migranti sui quali si specula indegnamente nell’illegalità”.
A quanti “con le armi seminano violenza e morte” Francesco rivolge un “forte appello”: “Riscoprite in colui che oggi considerate solo un nemico da abbattere il vostro fratello e fermate la vostra mano! Rinunciate alla via delle armi e andate incontro all’altro con il dialogo, il perdono e la riconciliazione”. E poi: “Finché ci sarà una così grande quantità di armamenti in circolazione come quella attuale, si potranno sempre trovare nuovi pretesti per avviare le ostilità”. Per questo il Pontefice fa un appello “in favore della non proliferazione delle armi e del disarmo da parte di tutti, a cominciare dal disarmo nucleare e chimico”.

Questo e, naturalmente molto altro, ha detto Papa Francesco.
Chiudo, cercando di offrire un messaggio di speranza per tutti i nostri concittadini, nonostante tutto... nonostante le vigliaccherie e le diffamazioni di cui sono stato bersaglio...

con l’augurio per un sereno Natale e un nuovo anno migliore, per tutti, con le parole di Madre Teresa di Calcutta:

È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

 

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